Scrivo un pezzo per Donna Moderna, preparo il prossimo video per il mio Telescrivo (la rilettura di un best-seller che, esattamente nell’anno in cui sono nata, aveva fatto piangere e sognare 12 milioni di persone). E soprattutto, rinvio il lancio del mio romanzo per sopravvenuti inconvenienti: un rinvio di 15 giorni.
“È la storia di una generazione, i ragazzi del Millennium Bug, il baco che ha salvato i computer ma ha rosicchiato fette di anima”
Questo si vede scritto nella bella prefazione di Sabrina Cottone. Per me, è il mio romanzo di formazione, il mio compagno di viaggio dai primi sfilacciati appunti nell’estate del 2007 su un lucido e liscio quaderno verde acido; il mio romanzo psicologico, erotico ma in modo paradossale, la storia di un’anima, più che quella di una o più persone. L-a S-t-o-r-i-a che, se non fosse stata completata, mi avrebbe impedito di dedicarmi ad altro. La storia che non vedo l’ora di leggere tagliata e cucita su un libro. Adesso che sto preparando il secondo.