camelie

“Petali scarlatto-pallidi, di un velluto sottile e vulnerabile: disegnato da una geometria rigorosa, più ricca e minuta di quella delle rose. Rosso-chiare. Ma il mio sguardo all’improvviso fu rapito da quel branco di fiori che, nel vento, piegavano la testa e me la sporgevano davanti. Sbigottii alla vista di una di quelle teste. Perché, improvvisamente, una di esse non era
affatto rossa. […] Balzai in piedi, corsi a guardare da vicino. Era bianca davvero: era nivea, con vaghissime sfumature color corallo. Possibile? Sei erano in principio e sei, esatte, adesso. Una però era sbiancata.[…] Ripensai a quella bocca di rosa che da rossiccia, come la ricordavo, mi era apparsa oggi pallida come una piccola orgia di labbra senza
sangue.” (dal capitolo “Bocca di rosa” – L’amore secondo Eva)