Da Mp News. Oggi.

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Una delle prime cose che ti fa pensare, una giovane donna così, è che forse “è troppo bella per essere vera”. Ma quando scopri che recita come se tutto le fosse innato, che canta con tutte le voci della natura (il suo exploit artistico è stato sancito dalla vittoria del varietà Tale e quale show) e che la sua, di voce, è morbida e potente, espressiva e matura come un educato strumento musicale… beh, che lei sia “vera” proprio non ci credi più. E ti sbagli. Perché Serena Rossi, classe ’85, napoletana orgogliosa, è una delle artiste  femminili più sorprendenti e “sincere” – nel talento e nell’arte di raccontarsi – del panorama italiano.

Serena dai mille volti e mille talenti: attrice, doppiatrice, cantante, “imitatrice” campionessa di Tale e Quale Show. Quale di questi talenti hai scoperto per primo e quando è accaduto?

Mia madre dice che ho imparato prima a cantare e poi a parlare…quindi, senza dubbio, il canto è stato il primo grande amore. Sono sempre stata una bimba vivace e appassionata allo spettacolo, a scuola imitavo le professoresse e partecipavo regolarmente alle recite di fino anno. La recitazione è arrivata nella mia vita molto dopo e anche un po’ per caso, con il doppiaggio, invece è stato colpo di fulmine…

Hai dichiarato, con ironia, di aver scritto “terronia” sulla fronte eppure di aver interpretato, nella serie L’ispettore Coliandro, una ingenua ragazza bolognese molto diversa da te. Cosa succede quando il tuo personaggio è così lontano da ciò che sei? E cos’hai pensato quando sei stata scelta per questo ruolo?

I Manetti Bros, con cui lavoro spesso, mi affidano sempre ruoli molto diversi tra loro e lontani da quella che sono io. Ma è proprio quella la sfida più grande e stimolante, il mettermi alla prova con nuove lingue, gestualità e caratteristiche…troppo divertente! Poi il mio orecchio musicale mi ha sicuramente aiutato con il dialetto bolognese, anche se all’inizio ho pensato : “Questi so’ pazzi!”

L’esperienza in Tale e Quale Show ha cambiato la tua vita?

Tale e Quale è stato uno di quei meravigliosi viaggi che porterò sempre con me…mi ha regalato veramente tanto, affetto e stima dal pubblico e dai colleghi che hanno imparato a conoscermi ma, soprattutto, mi ha aiutato a sconfiggere tutte le insicurezze che mi portavo dietro e mi ha insegnato a volermi bene un po’ di più.

Cosa ti ha fatto scoprire di te stessa il doverti calare in panni sempre diversi, di tutte le razze, di entrambi i sessi, e cantare con le corde di star internazionali?

Mi ha fatto capire che con impegno e studio si può arrivare ovunque…con la voce, con l’ironia e con il rispetto per il proprio mestiere e per chi ci guarda da casa. Il mio obiettivo, durante tutto il percorso, non è mai stato ‘vincere’, ma fare belle performances.

Un ricordo del doppiaggio di Frozen, in cui fai parlare e cantare la principessa Anna…

Essere entrata nella famiglia Disney è stato un sogno che si e’ realizzato! Ho molto amato Anna, il suo essere una principessa fuori dagli schemi, imperfetta, goffa e maldestra ma spinta dall’amore per sua sorella, un amore che le fa superare tutti gli ostacoli che le si presentano durante il cammino. Certo, e’ anche logorroica e doppiare quelle battute formate da 2000 parole al secondo non e’ stato per niente semplice!

“Terronia”, dicevamo. In cosa emerge di più la tua natura partenopea?

Credo di avere un temperamento moooolto partenopeo, sono una donna che vive di passioni e di emozioni grandi (nel bene e nel male), che ama cucinare, prendersi cura dei suoi affetti e…ah si, che gesticola tanto mentre parla! C’è una canzone di Baccini che dice : ”Le donne di Napoli sono tutte mamme, le donne di Napoli si gettano tra le fiamme…” Ecco, io mi sento proprio così.

Chi è Serena Rossi fuori dallo schermo? E come ama trascorrere il suo tempo?

Sono pigrissima, mi piace stare a casa, mangiare bene, vedere film e serie tv, ascoltare musica (possibilmente vinili) e fare l’amore.

A chi dedichi il tuo successo, dopo l’esplosione come una delle artiste più poliedriche dello spettacolo italiano?

Senza dubbio alla mia famiglia e al mio compagno…le persone che mi stanno accanto giorno dopo giorno, che mi sostengono nei momenti difficili, che gioiscono con me dei miei successi, ma che, soprattutto, mi tengono ancorata alla vita vera, fatta di cose semplici, piccole, ma preziose.