Dal mio racconto ‘Ghastly’ (nell’antologia Amazon ‘Il concerto’)
Simonetta Caminiti
Pubblicato il agosto 18, 2016
“Ho il viso scavato e cinerino, come quello di un cadavere mummificato dalle sabbie del deserto: usurato da quell’eccesso di grazia tanto più che dalla morte. Il mio eccesso di grazia è la gioventù. Una malattia che – dicono – passa presto.”

“A volte vorrei addentare la vita, in qualche luogo di questo mondo che lui non abbia già occupato… ma è difficile trovarne uno. È difficile addentare la vita senza di lui: ed è difficile, insopportabile, sapere di poter farlo.”

No. Eri qui. Eri davvero qui.
Sei tornato a scompigliarmi col vento sublime dell’incompiuto. Hai chiesto all’oltrevita di cantare una canzone perché ti abbracciassi come non l’avevo mai fatto.