Ehm… Si legge al contrario. Ma si legge, dài! E’ “Diana, 1999”, la nuova edizione in American English de “Gli arpeggi delle mammole” (stesso titolo del prossimo fumetto, come promesso). Sulla copertina c’è una ragazza ammantata nel nero delle sue incognite: il nero che è origine e fine di tutte le cose. Sotto un cielo di stelle. “Ma… non erano proprio stelle. Erano granuli bianchissimi, come chicchi di riso sfuggiti alla sua mano mentre correva inebriata dall’altra parte del cielo. E vi era arrivata correndo, naturalmente, per abbracciare John Lennon”. Così la prima pagina del mio romanzo, che Giulia Bottaro e Beatrice Pedata hanno fatto risuonare in altra lingua, senza tradire.

[28.01.2019] Mi sono divertita anche a realizzare questa foto. La Senna alle spalle mie e dell’edizione francese del mio libro (finalmente in cartaceo tra le mie braccia).
