Per ringraziare (ringraziare è la parola giusta) i circa 6.500 proseliti della mia pagina https://www.facebook.com/AccordingToEveTheNovel/ (che adesso si chiama “Gli arpeggi delle mammole di Simonetta Caminiti”) oggi ho prodotto questo post. Squisitamente ispirato…

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Ancora su #Amore e #HansChristianAndersen
NON TUTTI SANNO CHE… L’intrepido soldatino di stagno, quando vede la ballerina, non se ne innamora solo perché è bellissima. Succede, piuttosto, che questa deliziosa fanciulla, nell’istante in cui il milite di stagno col moncherino la vede per la prima volta, tiene una gamba sollevata molto in alto. Così, pensa che il valore aggiunto della danzatrice di carta sia avere, come lui, una forma di menomazione, un difetto condiviso, un dolore che li renda simili e vicini nel cuore. Sbagliato. La ballerina ha splendide affusolate gambe, non ha in comune con lui questo “segno”, questa perdita, questa apparente marcia in meno nel cammino della vita. E’ la più bella e non le manca nulla. Eppure lo COMPRENDE, e lo ama a sua volta. Lo ama così tanto che finirà nel fuoco del caminetto con lui; lui che, bruciando, morendo, non saprà mai se quelle vampe siano la fiamma del focolare… o solo la passione che prova. La danzatrice lo ama. Lo ama e non può amare che lui, perché è coraggioso, è gentile… ed è UNICO.

(Buona domenica!) 

P.S. Io non so chi abbia pubblicato questo video su Youtube, ma è qualcuno che alla fine scrive “A mio padre”, e queste sono coincidenze preziose.