E insomma, erano giorni, che, negli scampoli di tempo, provavo a lavorarci.
Difetti di audio e montaggio, probabilmente, ne fanno un lavoretto ancora più noioso di quello che voleva essere. Poi, la “giornata storta” ha completato il masterpiece.
Ma eccola qui, la mia recensione, che non è proprio una recensione, ma un discorsetto affatto personale su Big Little Lies. Ho provato a sostenere che c’è un personaggio picaresco, nella cinquina delle protagoniste: un Lazarillo, ma, meglio ancora, un Duarte in gonnella con la voce di una dea, la pelle scura e tanto da scoprire.
Big Little Lies racconta alle donne che il dolore, il dolore vero, l’amore, il perdono “più che umani”, ci fanno… irresistibilmente belle. (Tra un difetto di montaggio, l’audio che fa cilecca, e io che sono un po’ ripetitiva, lo so…).