Il suo libro avrà titolo Ritorneranno, e non posso annunciare altro: 

“Ma era anche il tempo in cui si respirava l’aria nuova della modernità, si preparavano cambiamenti epocali nei rapporti sociali, nei modi di pensare, nei modelli di consumo, fino a investire la sfera personale, la religione, i costumi sessuali. La scuola era tempio inviolabile, custode immobile di una cultura superiore: ci appariva privo di anima, colmo di programmi, riti sacrali e immodificabili. Siamo stati noi i primi ad aprire qualche crepa: non era ancora contestazione, rivendicazione, ma piccola sfida, segno graffiante.[…] Abbiamo sempre scherzato con Pino, a proposito di tale sua eleganza e fragilità; gli davamo dell’abatino, e io resto convinto, senza pretese antropologiche, che ognuno di noi nella vita mantegna l’impronta del calciatore che è stato.” Un GRAZIE infinito a Sergio, spalla, tra altre spalle, del mio lavoro su un libro del mio Papà che vedrà (FINALMENTE) la luce tra qualche mese… all’interno di un progetto tutto nuovo, SPECIALE, un sogno che nasce da macerie… e che (ripeto, FINALMENTE) può volare…

RitrattoPinoCaminiti

La foto che andrà in quarta di copertina, quale ritratto di Papà, sarà questa.

Anti-mondano, anti-social, anti- qualunque cosa non fosse realtà, mio padre si è sempre divertito tanto nel sapere che condividevo le sue foto di ragazzo; gli raccontavo i commenti delle mie amiche e ne sorrideva con dolcezza. A settant’anni, Papà era ancora un ragazzo (e ciò nel libro sarà spiegato).
Era felice di essere bello, io credo… anche se non l’ha mai detto. E gli piaceva essere coccolato: lo sarà infinitamente. Da scrittore vero, e da uomo indimenticabile per tutti.